Chorus Dimension D – Arturia – Manuale in italiano

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Che cos’è un effetto di modulazione?

Gli effetti di modulazione funzionano modificando il suono in un certo modo, solitamente mediante modulazione controllata da un oscillatore a bassa frequenza (LFO). Ad esempio, possono aggiungere a se stessi una o più versioni leggermente ritardate del suono, modulando nel tempo l’intonazione di quelle versioni.

È possibile ottenere tre tipi di effetti principali con la modulazione: chorus, flanging e phase shifting. Dei tre, il chorus è forse il più ricercato, poiché permette di creare versioni più “ricche” del suono. L’effetto chorus funziona mixando il segnale audio con una o più copie di se stesso ritardate e modulate sull’intonazione. L’intonazione delle voci aggiunte è modulata da un LFO, che rende l’effetto complessivo simile a quello del flanger, tranne che con ritardi più lunghi e meno modulazione. Questo effetto può essere utilizzato per ricreare quello che si verifica naturalmente quando i singoli suoni, con approssimativamente lo stesso tempo e altezze molto simili, convergono e sono percepiti come uno, come cosa succede quando ascolti un coro di voci o un ensemble d’archi (a volte indicato anche come “coro d’archi”) – da qui il nome “chorus”, e anche la presenza di preset “ensemble” in molti effetti di coro, e persino alcuni speciali effetti di coro su misura chiamati “ensemble” o anche “sinfonia”.

Puoi dire che l’effetto “chorus” sembra moltiplicarsi mentre allarga e infittisce il suono. Consente inoltre di creare un’immagine stereo da un segnale mono.

Flanger è un effetto simile al Chorus, prodotto mescolando due segnali identici, con un segnale ritardato di un piccolo e graduale ammontare di tempo e modulato attraverso un LFO, che produce un caratteristico effetto ondulato (sweeping), ma con un suono simile al risultato di un filtro a pettine. Accelerando l’LFO si accentua l’effetto di modulazione. Come abbiamo detto, l’effetto è simile a Chorus, ma qui si utilizzano ritardi più brevi per il segnale ritardato. Inoltre, parte del segnale viene solitamente reimmesso nell’ingresso, producendo una risonanza effetto. La fase del segnale di feedback può anche essere invertita, per ottenere ulteriori variazioni dell’effetto flanger.