Waves – VU Meter – Manuale in italiano
Introduzione
I misuratori VU sono in circolazione dagli anni ’30 e le loro specifiche sono rimaste sostanzialmente invariate per decenni. Si trovano ancora nelle console di missaggio, nei registratori analogici, nelle macchine di riproduzione e in alcuni dispositivi esterni. I VU meter sono la pietra angolare del monitoraggio del livello analogico.
Quando la produzione audio iniziò il suo passaggio dall’analogico al digitale negli anni ’80, gli ingegneri si preoccuparono sempre più del livello di picco: il segnale di quantità che può essere compresso in una parola digitale.
I misuratori di picco su larga scala hanno assunto un ruolo enorme nella mix room e nel mastering. Sono diventati strumenti indispensabili per tenere traccia dei picchi più alti in un segnale, con precisione di un campione.
Dopotutto, se un segnale supera 0 dBFS, ci sono buone probabilità che nascano problemi. I misuratori a fondo scala sono molto veloci e in genere hanno indicatori di picco e di clip che presentano questi dati in continua evoluzione in modo sensato.
Cosa si può volere di più? Le stesse caratteristiche che rendono così attraente un misuratore di picco su larga scala (ad es. Velocità di risposta e attenzione ai momenti più rumorosi) non forniscono necessariamente tutte le informazioni necessarie durante la registrazione o il missaggio.
È qui che entrano in gioco i misuratori VU. Un misuratore VU è lento in base alla progettazione, così come l’udito umano, che si comporta più come un misuratore VU che un misuratore di livello di picco.
L’attacco relativamente lento di un misuratore VU (300 ms da infinito a 0 dB VU) calcola la media di molti picchi brevi, risultando in un’espressione più dinamica del mondo reale. Certo, devi sapere quanto è forte il segnale.
Ecco perché un misuratore VU deve essere calibrato sul tuo livello di riferimento digitale.
Se sai, ad esempio, che a – 20 dBFS il segnale di test viene visualizzato come 0 dB VU sul misuratore, quindi si dispone di 20 dB di headroom. I DAW normalmente assegnano l’elaborazione di prima priorità alle attività relative all’audio (ad esempio plugin e mix bus) e danno agli aggiornamenti grafici una priorità inferiore. Sebbene ciò sia ovviamente sensato, può rendere la grafica in continua evoluzione, come meter, jumpy e sono difficili da leggere con precisione.
Waves ha sviluppato un modo per assegnare alla grafica del misuratore VU un’alta priorità. Ciò si traduce in un’alta frequenza di aggiornamento in modo che il movimento dell’ago riproduca accuratamente l’azione di un misuratore VU analogico.
I misuratori VU rimangono popolari tra gli ingegneri perché hanno un senso. Misuri ciò che ti interessa piuttosto che picchi infiniti. Questo ti dà una comprensione più realistica delle dinamiche del tuo mix. Affidati ai tuoi misuratori VU e i tuoi livelli saranno a tuo agio, e ci sarà un ampio margine per migliorare il mastering. Ciò non significa che puoi rinunciare alla misurazione su vasta scala; devi ancora evitare le clip. Per questo, hai bisogno di misuratori di picco. Ma prova un mix con solo VU meter e probabilmente sperimenterai una nuova relazione intuitiva con la dinamica del tuo mix.